L’Artista allo specchio. Alfredo Catarsini: autoritratti dal 1930 al 1985

Prosegue con successo a Firenze L’Artista allo specchio. Alfredo Catarsini: autoritratti dal 1930 al 1985, la mostra curata da Rodolfo Bona. L’esposizione è allestita al primo piano dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze (Via Orsanmichele 4) che ha appena compiuto 460 anni e che offre, quindi, un motivo in più per visitare sia l’istituzione, sia l’esposizione temporanea promossa, oltre che dalla stessa Accademia, anche dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899 di Viareggio.

Con l’intenzione di soddisfare alcune richieste di alcune classi di studenti, la Presidente della Fondazione Elena Martinelli, mercoledì 15 febbraio alle ore 10.30 nella Sala delle Adunanze dell’Accademia, terrà un incontro con le scuole e la relazione dal titolo “L’attualità di Alfredo Catarsini, pittore e scrittore del Novecento”, che si pone come obiettivo di illustrare l’opera dell’artista – di cui quest’anno ricorrono i 30 della scomparsa – che ebbe anche forti legami con Firenze.

Al termine della relazione, la Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899 effettuerà una prima visita guidata alla mostra dei 25 Autoritratti dell’artista, cui ne farà seguita un’altra alle ore 15; entrambe saranno con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Nell’arco di 64 anni, infatti, Catarsini espose le sue opere per ben 30 volte in sedi prestigiose fiorentine come i Chiostri di Santa Maria Novella, gli Uffizi, la Galleria dell’Accademia, il Parterre fino a Palazzo Strozzi, dove nel 1981 fu protagonista di una mostra personale con oltre 200 opere.

All’Accademia delle Arti del Disegno fino al 17 febbraio prossimo è visibile l’originale – e per certi versi difficilmente ripetibile – esposizione di 25 Autoritratti dell’Artista, realizzati con varie tecniche d’espressione, di diversa misura, che abbracciano oltre mezzo secolo testimoniando l’evoluzione artistica di Catarsini la cui arte ha attraversato fasi differenti ed è stata apprezzata in Italia e all’estero; gran parte delle opere provengono dalla collezione della Fondazione Catarsini, ma non mancano prestiti particolarmente significativi.

Come ha sottolineato la Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Cristina Acidini, «si tratta di una sorta di autobiografia grafica dell’artista»; allo stesso tempo nel catalogo che accompagna la mostra, la Presidente Martinelli ha scritto che: «Catarsini si piaceva e spesso si divertiva ad autoritrarsi, incuriosito ogni volta dalle espressioni e dalle tracce che gli stati d’animo di quel momento lasciavano sul suo volto e dalle rughe che man mano modificavano il suo aspetto. Non lo impensierivano, lo incuriosivano».

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