“Play It Again” Rä di Martino protagonista dell’estate di Forte Belvedere

Artista tra le più apprezzate a livello nazionale e internazionale, Rä di Martino è la principale protagonista della mostra estiva al Forte Belvedere. Con Play It Again si inaugura un nuovo percorso scientifico del Forte Belvedere sotto la regia curatoriale del Museo Novecento e del suo direttore Sergio Risaliti che prosegue nella sua delocalizzazione delle proposte al di fuori della sede in Piazza Santa Maria Novella.

Una scelta in linea con la programmazione scientifica intrapresa in questi anni dal Museo Novecento che alle mostre dedicate ai grandi artisti protagonisti del XX secolo ha sempre affiancato la scoperta e valorizzazione di giovani artiste e artisti del nostro tempo, incentivando le produzioni contemporanee e ponendo particolare attenzione nei confronti dei linguaggi della fotografia e della video installazione.

Le opere di Rä di Martino sono abitate dai personaggi della cultura pop che sembrano riemergere da angoli della nostra memoria che pensavamo sepolti. Si riaffacciano, in maniera quasi casuale, sotto forma di caricature di loro stressi in bilico tra il grottesco e il pietoso, dando vita a questa sorta di archeologia del ricordo della cultura di massa. Questi personaggi, quasi “eroi” della nostra infanzia vengono catapultati in ambientazioni atemporali o senza storia o ancora in contesti totalmente differenti, frutto di un ironico citazionismo cinematografico.

Entra così in gioco l’elemento disturbante, o meglio, destabilizzante, che dopo un’iniziale attrazione disorienta il fruitore. Le citazioni cinematografiche e hollywoodiane non si limitano alle scenografie o ambientazioni, ma si traducono anche nelle tecniche di ripresa o di illuminazione utilizzate. Hollywood è per l’artista una continua fonte di ispirazione, per la visione consumistica delle grandi produzioni cinematografiche che contagiano la società che ne fruisce, richiamando le idee della pop art di Andy Warhol. Da sempre influenzata dal dispositivo filmico, l’arte di Rä di Martino sembra tradurre in una sorta di kitsch elementi più raffinati dedotti dall’ambiente cinematografico, come per esempio le colonne sonore d’autore, senza però mai scadere nel vero e proprio cattivo gusto, ma anzi mutandolo in qualcosa di ricercato e concettuale.

È proprio la musica un altro punto fondamentale dell’arte di Rä di Martino, che riesce a disorientare l’osservatore. L’effetto straniante è uno dei tratti distintivi dell’opera dell’artista italiana, ottenuto anche con un utilizzo improprio e imperfetto degli effetti speciali. È un’arte che inganna e incanta quella di Rä di Martino, lasciandoci perdere nei meandri della nostra memoria frammentaria, avvicinandoci ad alcuni riferimenti e poi depistandoci attraverso altri.

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