“Strage al Masso delle Fate” il nuovo libro di Nicola Coccia

E’ fresco di stampa il nuovo libro di Nicola Coccia: “Strage al Masso delle Fate. Ottone Rosai, Bogardo Buricchi ed Enzo Faraoni dal 1933 alla Liberazione di Firenze”, edito da Ets. Il libro racconta l’attività di una piccola formazione partigiana guidata da un poeta e da un pittore fino al più importante attacco alle linee ferroviarie dell’Italia centrale  e alla fabbrica di armi. Gli effetti di questo assalto si intrecciano con la vita di Bruno Fanciullacci, il gappista più ricercato della Toscana, con l’uccisione di Giovanni Gentile e con la cattura del famigerato Mario Carità e del suo degno allievo Pietro Koch che per una settimana aveva rinchiuso in un armadio Luchino Visconti. Una serie di persone e  fatti concatenati nella Firenze degli anni ’30 e ’40, dove la gente era affamata d’arte, poesia e libertà. Quindici anni di ricerche e interviste fino al ritrovamento all’Archivio centrale dello Stato di un documento inedito che svela, finalmente, la destinazione di tonnellate di tritolo che i tedeschi avevano destinato a quattro città  per rallentare l’avanzata Alleata. L’autore ha vinto il Premio Carlo Levi con il libro “L’arse argille consolerai. Carlo Levi dal confino alla Liberazione di Firenze”, edito sempre da Ets. Nicola Coccia ha cominciato a collaborare all’«Avanti» nel 1966. Ha lavorato nella redazione fiorentina del «Lavoro» di Genova, diretto da Sandro Pertini. Assunto alla «Nazione» nell’estate 1978, si è occupato dei principali fatti di cronaca che hanno segnato la storia di Firenze negli ultimi 30 anni. Con il libro L’arse argille consolerai. Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti (2016) ha vinto il Premio Carlo Levi.

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