A Firenze ” Promised Lands” di Amos Gitai, il grido del Mediterraneo e dei suoi popoli

E’ stata presentata  ieri in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio a Firenze, alla presenza del grande regista Amos Gitai e del Sindaco di Firenze Dario Nardella la mostra ” Promised lands” proprio nel giorno in cui la parola guerra non è più una minaccia probabile  ma improvvisamente è divenuta una realtà a noi vicina   Promossa dal Comune di Firenze e organizzata da MUS.E in collaborazione con AGAV Films grazie a Toscana Energia Promised lands è una videoinstallazione realizzata appositamente per lo spazio, fiorentino, in cui convivono proiezioni, letture, musiche, tratte dalle opere realizzate dal grande maestro del cinema e del teatro  durante la sua carriera per evocare i destini umani, la storia presente e passata nelle varie lingue dell’area del Mediterraneo e che è stata allestita in occasione della Conferenza internazionale dei Sindaci e dei Vescovi delle Città del Mediterraneo.

Le immagini  si alternano sulle pareti della Sala D’Arme mentre dal soffitto scendono delle fotografie, tutto intorno le schede dei suoi lavori che sono The War of the Sons of Light Against the Sons of Darkness (1992, 2009), Yitzhak Rabin, Chronicle of an Assassination (2016, 2018, 2021), Letter to a Friend from Gaza (2019) e Interior Exiles (2020)?. Un viaggio attraverso le epoche e le lingue parlate nel Mediterraneo che è una riflessione politica e poetica sui destini umani contemporanei e sulla possibilità di vivere insieme. suggestione saranno le Di grande suggestione le voci che sono quelle di : Jeanne Moreau, Pippo Delbono, Natalie Dessay, Juliette Binoche, Yael Abecassis, Hiam Abbas, Makram Khouty, che accompagneranno il visitatore nell’esperienza immersiva.  “Senso di appartenenza e identità, esilio e migrazioni: questi i temi che ispirano e alimentano l’opera di Amos Gitai da più di quarant’anni. Attraverso film e mostre, conferenze e opere teatrali, questo artista multiforme esplora l’arte come un viaggio tra i tumulti della Storia e della memoria – dichiara il sindaco Dario Nardella -. La mostra Promised Lands arriva a Palazzo Vecchio per evocare destini umani passati e presenti, dalle sue opere teatrali e cinematografiche, nelle diverse lingue del Mare Nostrum, e non a caso accoglierà dalla Sala d’Arme l’avvio del grande forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo che abbiamo avuto l’onore di organizzare a Firenze”.

Il progetto – spiega Amos Gitai – è concepito in funzione di questo luogo particolare: la sua storia e il suo rapporto con l’ambiente fanno parte del progetto tanto quanto le opere presentate. Promised Lands intende evocare a partire da miei lavori teatrali e cinematografici, i destini umani, la storia e il presente nelle varie lingue parlate nell’area del Mediterraneo”.Per Il 13 e 14 aprile, ultimo giorno della mostra, è in programma in esclusiva italiana al Teatro della Pergola di Firenze lo spettacolo di Amos Gitai Exils intérieurs, prodotto dal Théâtre de La Ville di Parigi in associazione con Agav Films. Combinando brani musicali, proiezioni di film e lettura di testi, si immagina un dialogo tra Thomas Mann e Hermann Hesse, Rosa Luxemburg, Albert Camus e Antonio Gramsci sul tema della posizione dell’artista  davanti all’oppressione. Lo spettacolo sarà  in francese, italiano e tedesco, con sovratitoli in italiano. Orari e biglietti: ingresso gratuito. La mostra è aperta tutti i giorni h10.00-19.00, giovedì 10.00-14.00. A seguito del DL 221/2021, dal 10 gennaio 2022 è esteso l’obbligo di Green pass rafforzato per accedere a musei e mostre. Gli ingressi sono contingentati.  Informazioni: [email protected] oppure 055 2768224.

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