Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma l’astrattismo rivoluzionario di Vinicio Berti a 100 anni dalla nascita (1921-2021)

Vinicio Berti Antagonista Continuo è il nuovo, inedito concept espositivo ospitato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma da oggi, 14 ottobre, al 12 dicembre 2021, promosso da Roma CultureSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione del Comune di RendeMuseo del Presente (Rende/CS), del Centro Studi d’Arte – Archivio Vinicio Berti, della Galleria d’Arte Nozzoli di Empoli e di Roma Centro Mostre. Mostra a cura di Claudio Crescentini e Roberto Sottile. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Per il Centenario della Nascita del famoso astrattista Vinicio Berti (1921-2021) e a trent’anni dalla sua scomparsa (1991), la GAM ospiterà una mostra a lui dedicata tramite la quale si cercherà di ricostruire l’evoluzione pittorica del fondatore del gruppo dell’Astrattismo classico (1950). Un gruppo rivoluzionario per il periodo sia per l’attività artistica sia per quella delle teorie estetiche che sfociarono indissolubilmente nel politico. Esplicito il Manifesto del gruppo stesso che propose, come nuovo indirizzo per l’arte contemporanea, la fine della distruzione e l’inizio della costruzione, tanto da anticipare l’arte e le teorie degli altri gruppi astrattisti nazionali, dal MAC Movimento Arte Concreta a Forma I, con i quali Berti ha sempre mantenuto importanti rapporti. In particolare con Gillo DorflesAchille Perilli e Piero Dorazio. Scelta mantenuta coerentemente da Berti che nella pittura non scese mai in tentazioni con l’Informale, il neo-dadaismo o il concettuale, elaborando un’arte totalmente originale e fortemente politicizzata vissuta anche in parallelo con altri astrattisti del periodo, suoi amici fraterni, e in particolare con Emilio Vedova.

In mostra una selezione di dipinti che ricostruiscono le fasi tematiche e iconografiche di Berti, a partire dalle prime prove realiste-espressioniste dei primi anni Quaranta, oltre a un’inedita documentazione d’archivio e fotografica sull’artista che comunque ha sempre considerato l’astrattismo come dominante, con l’uso del colore come atto politico. Del resto l’artista si muoveva in un ambiente marxista che si evidenzia sia nella sua azione pittorica così come dai suoi scritti. Per tale constatazione scientifica, alcuni dipinti di Berti saranno collocati fra le opere di artisti in collezione della GAM – Ercole Drei, Arturo Dazzi, Carlo Rivalta, Amleto Cataldi, ecc. – in modo da creare un colloquio alternativo proprio con quegli stili classici e formali combattuti dall’“antagonista” Berti. Con in più un suggestivo “incontro” visivo fra due paesaggi del giovane Berti (inizio anni Quaranta) con quello che è considerato, per il suo arcaismo e le sperimentazioni materiche, fra gli artisti che hanno influenzato la nascita della nuova arte di Berti: Arturo Martini.

Una sezione sarà invece dedicata al fumetto di Berti e ai suoi personaggi molto conosciuti nel mondo, grazie anche alla figura base di Pinocchio che lo ha, come lo stesso artista affermava, “perseguitato” per tutta la vita.

In mostra anche il documentario d’arte, recentemente ri-digitalizzato, VINICIO BERTI 70 ANNI DI PITTURA CONTRO (11’22”, colore, 2002), prodotto dall’Archivio Vinicio Berti – Firenze, dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar, con il rimixaggio di alcune importanti interviste dell’artista.

La mostra avrà un percorso itinerante che prevede, oltre a Roma: Certaldo – Palazzo Pretorio (settembre-ottobre 2021), Rende/Cosenza – Museo del Presente (dicembre 2021- gennaio 2022), Firenze – Spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi Regione Toscana (febbraio 2022) e altre sedi di Milano e Mosca in corso di definizione. Ad accompagnare la mostra nelle sue diverse sedi un volume di studi (Galileo editore), sempre curato da Claudio Crescentini e Roberto Sottile con, oltre quelli dei curatori, saggi inediti di Rossana BuonoGabriele Simongini e Claudio Strinati.

In concomitanza del centenario è stato istituito un Comitato scientifico composto da prestigiosi studiosi del settore e artisti: Giorgio Bacci (docente, Università di Firenze),Giuseppe Chiarello (Direttore, Istituto di Storia dell’Arte, Fondazione Giorgio Cini, Venezia), Luca Bellingeri (Direttore, Biblioteca Nazionale, Firenze / Direttore ad interim Biblioteca Marucelliana, Firenze), Rossana Buono (docente, Università Tor Vergata, Roma), Ennio Calabria (artista), Marcello Ciccuto (docente, Università di Pisa), Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), Riccardo Ferrucci (critico d’arte, Regione Toscana), Gabriele Simongini (docente, Accademia Belle Arti, Frosinone), Roberto Sottile (Direttore artistico, Centro Sudi d’Arte – Archivio Vinicio Berti / Responsabile artistico, Museo del Presente, Rende/Cosenza) e Claudio Strinati (storico dell’arte). Nel Comitato organizzativo: Giuseppe Chiarello (Presidente, Centro Studi d’Arte – Archivio Vinicio Berti) e Nicola Nozzoli (Direttore artistico, Galleria Nozzoli).

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