Circuito OFF a Fotografia Europea a Reggio Emilia dal 26 aprile al 9 giugno

Torna a Reggio Emilia il festival Fotografia Europea e insieme alle mostre istituzionali tornano i progetti del Circuito OFF, l’evento collettivo e diffuso creato dai cittadini che, accordandosi tra loro, si attivano, allestiscono mostre, organizzano incontri, propongono eventi, arricchendo il festival e vestendo di fotografia ogni angolo di Reggio Emilia e della sua provincia. Quest’anno si potranno ammirare ben 260 mostre fotografiche al di fuori delle sedi ufficiali, di cui 150 nel centro storico, oltre 60 fuori le mura e 40 in Provincia, quindi quartieri, scuole, spazi pubblici o privati, zone conosciute o protagoniste di processi di rigenerazione urbana.

“Il Circuito OFF di Fotografia Europea è un’occasione estremamente importante per la nostra città – afferma il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – Si tratta infatti del momento in cui i fotografi, principalmente reggiani ma non solo, espongono le loro opere attraverso un modello virtuoso che tiene assieme le strade e le piazze, i cortili e le residenze private, sino agli esercizi commerciali. In quei giorni si può a buon titolo affermare che la città si trasforma, si incontra, discute, si conosce e si riconosce. Auguro a tutti i protagonisti del Circuito OFF buon lavoro, sottolineandone il protagonismo che, in questi anni, non è mai venuto meno”.

Il Circuito OFF nasce –  dichiara l’assessora alla Cultura Annalisa Rabitti – dall’idea di portare  la fotografia  fuori dai  luoghi tradizionali e di rafforzare il legame tra la città e la cultura attraverso la valorizzazione del protagonismo cittadino.  È una mostra nella mostra che raccoglie, di anno in anno, sempre più proposte, spesso di altissimo livello tra tradizione e innovazione, fotografia e video. Un successo per tutta la città che conosce un forte interesse anche degli operatori, oltre che di pubblico, suscitando l’ammirazione perfino di curatori di fama internazionale.

 Ogni anno il Circuito OFF – continua Davide Zanichelli – si propone, non solo al visitatore del Festival ma anche a tutti i cittadini di Reggio, come una riserva inesausta di proposte culturali ed energie civiche potenti. Superando i confini del Centro storico, da alcuni anni crescono anche i luoghi e gli appuntamenti fuori le mura e nella provincia, dalla montagna al Po, con una crescente voglia di partecipazione che trasforma questo appuntamento in una grande festa.

Anno dopo anno il Circuito OFF si rinnova, abbracciando nuove associazioni, tessendo nuove collaborazioni, allestendo progetti che non solo spingono sempre più la sezione indipendente del festival ad uscire dalle mura cittadine verso  un contesto nazionale, ma anche ad aprire luoghi solitamente inaccessibili.

È il caso del centralissimo Ex Aci, che apre al pubblico per diventare il luogo delle “Visioni Off”, cioè il luogo in cui vengono esposti i progetti che manifestano pienamente la complessa identità dello spirito del Circuito OFF: l’impegno della città verso la cooperazione internazionale, l’attenzione alle fasce più fragili, il racconto della propria storia sportiva oltre che la nuova produzione di Luana Rigolli, vincitrice della precedente edizione del Circuito OFF (premio Max Spreafico).

Qui trova spazio una mostra dedicata al progetto Pre-texts realizzato in collaborazione con l’Istituto penitenziario di Reggio Emilia, il Comune di Reggio Emilia e in particolare grazie alla disponibilità della Direttrice e delle funzioni dell’Area Educativa dello stesso Istituto. All’interno della mostra sarà possibile trovare gli esiti di questo percorso laboratoriale in cui i detenuti e le detenute del carcere, accompagnati da Sara Uboldi (ricercatrice ISPC-CNR) e dal Dipartimento educazione e progetti di accessibilità della Fondazione Palazzo Magnani, hanno prodotto elaborati testuali e visivi che sono poi diventati fonte di ispirazione per la fotografa reggiana Laura Sassi. Fondazione E35 torna in questa edizione per promuovere il progetto Nuvolicadira, realizzato in collaborazione con le diverse città del mondo gemellate con Reggio Emilia, per trattare il tema del delicato rapporto tra uomo e natura. Segue Figli di un dio minore un progetto in cui il fotografo Roberto Brancolini documenta, grazie al supporto di DCI international e YMCA East Jerusalem, la terribile realtà di molti minori palestinesi arrestati dall’esercito israeliano. La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno del Centro per i Diritti Umani dell’Università di Padova. Foreigners è il progetto di Fabio Vighi a cura dell’associazione no profit Let Children Be Children. Il titolo fa riferimento all’eco delle voci dei bambini che ti corrono incontro lungo le strade dei villaggi etiopi, è il racconto di un viaggio, un percorso fisico e interiore di un gruppo di persone mosse dalla convinzione che sia possibile creare un ponte tra culture e diffondere il concetto di educazione alla cittadinanza globale. Sempre all’Ex Aci, hanno trovato posto gli scatti di Luana Rigollivincitrice dell’OFF del 2023 con il progetto Isole Nere, in cui l’artista mostra gli scatti degli ultimi sette anni in cui protagoniste sono le Isole vulcaniche italiane con i loro colori, la loro vegetazione e le persone che la vivono. Sarà inoltre possibile vedere il lavoro congiunto degli studenti dell’istituto di fotografia IEFC di Barcellona e di due classi terze dell’indirizzo Multimediale del Liceo Chierici di Reggio Emilia. La Pallacanestro Reggiana mette in mostra i suoi scatti migliori per festeggiare i 50 anni di fatica e successi dalla sua fondazione. Un traguardo importante e denso di significato, raggiunto sollevando trofei, riempiendo palasport e condividendo con l’intera città tutte le gioie e le emozioni del basket. La mostra, organizzata dal Club in collaborazione con il suo fotografo ufficiale Enrico Rossi, racconta alcuni dei momenti più iconici vissuti dalla società dal 1974 ad oggi.

Volendo raccontare alcuni dei luoghi in cui il circuito OFF ha allestito la miriade di mostre che il visitatore potrà trovare in città, si può iniziare dall’immancabile AteliersViaduegobbitre, che quest’anno partecipa con ben 17 mostre di altrettanti artisti – Alfredo Anceschi, Enrico Barbieri, Maddalena Barletta, Marco Cattani, Luca Cavazzuti e Andrea Coroiu, Comò Studio Creativo, Marco Errani, Ermanno Foroni, Marco Menditto, Anna Parisi, Sara Passerini, Francesco Soncini, Collettivo Stenopeiche, Vittorio Vizzini Spore, Elena Zanfanti Fango, Andrea Zannoni – che si sono confrontati con il tema di questa diciannovesima edizione, “La Natura ama nascondersi” Inoltre gli Ateliers ospitano la mostra Immagini della Siria, dove saranno esposti scatti di fotografi siriani che hanno colto momenti di vita quotidiana nella Siria di oggi.

Ritorna anche il quartiere di via Roma, con 14 mostre che animano una delle vie cardine del Circuito OFF. Ancora una volta gli organizzatori dell’associazione Via Roma Zero hanno interpretato il tema di Fotografia Europea in maniera originale e innovativa, mettendo a confronto fotografi e artisti che lavorano con il collage e cercando un’unione non solo tra le arti ma soprattutto fra le persone.

Altro spazio protagonista del Circuito OFF nel centro storico, quest’anno, è l’Isolato San Rocco, in cui i residenti e gli esercenti hanno voluto approfittare della presenza di una mostra del circuito istituzionale, quella dedicata allo Speciale Diciottoventicinque, per allestire nuovi lavori nei negozi sotto il grande portico.

Tra i progetti che si possono visitare, invece, fuori dal centro storico, si ricordano i 5 allestiti presso Parco Innovazione, comprendendo alcuni spazi protagonisti della rigenerazione urbana di questo quartiere, quindi il Capannone 17, il Tecnopolo e lo spazio Officine Credem.

Il Mauriziano, invece, nei suggestivi ambienti di Palazzo Vecchio, propone ATLANTE / Materia e  Spirito, una mostra che mette in dialogo opere fotografiche, sculture e disegni e offre un percorso artistico di alta qualità e ricco di sfaccettature, che non ignora il contesto storico e naturalistico del Parco del Mauriziano.

Anche le scuole hanno aderito all’evento collettivo per eccellenza di Reggio Emilia, con OFF SCHOOL, la sezione rivolta alle scuole di ogni ordine e grado di Reggio Emilia e Provincia. Sono circa 23 i progetti presentati dalle scuole, curati dagli stessi ragazzi ed esposti in varie modalità: nei corridoi degli istituti scolastici, in sedi dedicate in giro per la città e ancora in una campagna di affissioni cittadina, che darà visibilità all’impegno dei giovani studenti nella riflessione sul media fotografico e sulla loro interpretazione del concept di quest’anno.

Torna anche lo Speciale Samuela Solfitti, grazie alla collaborazione con il Servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia, U.O.C. Partecipazione giovanile e Benessere. Giunto alla quattordicesima edizione, il concorso – legato alla memoria di Samuela Solfitti, coordinatrice pedagogica del Comune di Reggio Emilia – si rivolge alle classi delle scuole secondarie di II grado iscritte all’OFF@School. Dalle immagini presentate in fase di iscrizione verranno selezionati i 24 scatti che saranno poi esposti in una mostra allestita al Chiostro della Ghiara durante il Festival Fotografia Europea 2024.

Il magnetismo del Circuito OFF supera i confini della città e si allarga alla provincia con un’adesione diffusa di enti locali e realtà associative, oltre ai numerosi circoli e collettivi fotografici. E’ il caso della mostra ospitata alle Gallerie Espositive di Palazzo dei Principi, a Correggio, un vero a proprio viaggio fotografico dedicato a Luciano Ligabue in cui il fotografo Jarno Iotti racconta il Liga nei vent’anni e oltre trascorsi insieme “su e giù da un palco”. E ancora la Biblioteca Comunale di Novellara, il Comune di Gattatico, la mostra allestita presso la Sala civica del Municipio di Campagnola Emilia, Palazzo Bentivoglio a Gualtieri o la collettiva esposta allo Spazio Fuori di Cavriago. Queste sono solo alcune delle sedi e realtà del territorio che si preparano ad accogliere mostre. Grazie a questa partecipazione, si sta instaurando un rapporto vivo tra il capoluogo e la sua provincia, creando una rete territoriale che si tramuta in sviluppo socio-culturale e di promozione del territorio.

 

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